venerdì 16 novembre 2007

la vera amicizia non muore mai


Morte di Annibale- il mio epitaffio
La nostra prima seduta è stata al bar:“due gin tonic!” mi guardi e mi dici con gli occhi da pazzo e la faccia da Totò: “me la dai?!”Lì è iniziato il nostro “folle amore”, io ti chiamavo “nonno” e tu “vaccona”; non si può certo dire che i tuoi metodi psichiatrici fossero molto ortodossi, ma di sicuro la depressione non mi è più tornata.Ti ho tenuto il braccio per tanti sabati durante il tragitto “Capriccio- via Oriani” per raggiungere in tempo il risotto della Bruna, santa donna, che in cuor suo deve averti mandato a remengo più di una volta: mangiavamo come i nobili di un tempo, con il cane sotto la tavola, le posatine d’argento, rovinando poi tutto con i nostri infiniti discorsi in rima alternata oltremodo osè! Il pranzo finiva in un delirio di risate con te che suonavi la trombetta con quel ridicolo fez rosso in testa, mentre io disegnavo vignette che esaltavano i fantasmagorici- secondo te- effetti del prozac unito al viagra.Comunque credo di non aver mai riso così tanto come in quel capodanno da Bighe in cui hai fatto lo spogliarello…uno spettacolo per il quale ti ho ricattato a lungo.Un giorno mi hai detto che se avessi avuto una figlia l’avresti voluta come me: in fin dei conti è stato così, perché la tua pazzia l’ho ereditata e non passa giorno in cui io non applichi la tua vena dissacratoria per mordere ogni dolore; anche adesso che sto piangendo è forse perché non riesco a togliermi dalla mente la tua faccia che mi fissa facendo la bocca “a chiulo di gallina”.
Questo è l’elogio della follia di Annibale Bozzoli, l’eredità che tutti vorrebbero: un mare di risate e teorie imbarazzanti che bruciano sul nascere la triste normalità.Laurotti, discepola eletta, incide questo decalogo dettato dall’alto Dio Psichiatrico (ora momentaneamente assente, poiché impegnato in una importantissima ricerca sul sesso degli angeli).Ti punge un’insolita vaghezza di autodeprimerti?
inserisci nei tuoi pensieri una sfilza di parole che terminino in –ette, - ello, - azzo, -ica… e che formino rime alternate o baciate.suona la tromba con lo spernacchio corredando la tua esibizione con cappelli di insolita forma e colore.richiedi prestazioni sessuali ad ogni essere che ti capiti a tiro: un ceffone o un insulto hanno doti terapeutiche formidabili!mangia due forchettate di risotto della Bruna: niente è più deprimente di un risotto scotto!un “ginetto “ a volte aiuta!dai dell’imbecille o del troione a chi ti capita a tiro: l’effetto è quello del punto 3…una pillola di viagra a volta aiuta…a fare una figuraccia!!!regala pillole di viagra e prozac a qualche vecchietto: donare riempie il cuore di Letizia!(Letizia : è il noto vaccone di via Oriani) esprimi il tuo self con uno spogliarello almeno una volta l’anno, in coincidenza di particolari festività, se religiose è meglio (… al quale aggiungi la rima del caso…) esci con la discepola eletta quando l’insolita vaghezza diventa insopportabile!

giovedì 15 novembre 2007



c'è chi vive per mangiare e chi mangia per vivere...io per migliorarmi l'umore!!!

RICETTA DELLA FELICITA' DI LAU:

innanzitutto cominciate a comprare la Farina che lievita da sola...fantastica!sempre 3 pacchi in dispensa!ha la confezione azzurra con le nuvolette bianche

poi prendete una terrina, versate la farina, un pizzico di sale, acqua bollente e mescolate con la frusta fino ad ottenere un impasto morbido, ma denso, tipo pastella.

riscaldate una padella antiaderente e versate tutto il composto: lasciate cuocere a fuoco medio con il coperchio. quando la superficie sarà gonfia e abbastanza solita, rigirate la focaccia , scaldate due minuti e poi .... avrete di fronte il pane arabo!!!soffice e morbido, da spatolare schifosamente di nutella.

buon umore garantito.

giovedì 1 novembre 2007

zucche